Sr. Teresa, Sr. Virginia e Sr. Baalandina appartengono all’istituto dei “I DISCEPOLI” che si prende cura, in particolare, dei ragazzi abbandonati (orfani o disabili), degli ammalati e dei bisognosi.
Il fondatore dei due rami dell’Istituto (maschile e femminile) è don Giuseppe D’Souza (classe 1940) salesiano di Calcutta, sacerdote dal 1968 e missionario a Jashpur nello stato federale di Chhattisgarh (India).
La Storia
Giugno 1974. Don D’Souza era parroco a Bongaon quando un giorno venne a trovarlo una giovane. Gli confidò che non aveva intenzione di sposarsi perchè avrebbe voluto consacrarsi al servizio di Dio e della Chiesa, ma non si sentiva fatta per il convento. Nella diocesi non c’erano altre possibilità e allora chiese se esistevano nella Chiesa modelli di vita né secolare né conventuale. Don Giuseppe la rassicurò sull’esistenza di organizzazioni del tipo che cercava e riconosciute dall’autorità ecclesiastica. La giovane tornò a casa felice e diffuse la notizia: un mese dopo aveva trovato ben 15 compagne disposte a intraprendere questo nuovo stile di vita. Nel contempo don Giuseppe si consultò con il suo Provinciale al quale espose la sua proposta. La risposta fu positiva: “Ebbene, comincia!” lo incitò il suo Provinciale. Don Giuseppe ruppe gli indugi: ogni mese radunavano le “aspiranti” per portare avanti il suo proposito di fondare un istituto di una forma Nuova . Nel maggio 1975 ne parlò a Roma con Don Stefano Maggio, assistente centrale delle SDB che, avendo già in mente qualcosa del genere, diede il suo benestare con un unica condizione: in India per le “aspiranti” sia sempre indispensabile ottenere il preventivo consenso dei genitori e l’accettazione dalle comunità locali (generalmente il 98% non sono cristiani) ove andranno ad operare.
Le Regole
L’apostolato dei “Discepoli” è semplice e lineare:
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- dove c’è più bisogno, dove altri non sono in grado di andare, nei più remoti paesetti, nelle parrocchie;
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- per proclamare l’Amore di Dio, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
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- a tutti ma specialmente a quelli in necessità, ai poveri, ai peccatori, ai malati, agli orfani, alle vedove, ai bambini, ai giovani, ai vecchi, ai disabili, ecc.;
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- vivendo tra, con, come e per loro (come Sale, Lievito, Luce, Grano), visitandoli nelle loro case, bidonville, strade e paesetti come il Buon Pastore;
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- accettando qualsiasi cibo e alloggio l gente e i parroci ci offrono, secondo la nostra età, salute, intelligenza, qualifica, situazione, ecc.;
La preghiera è fondamentale sia per la nostra Vita Consacrata sia per Vita Spirituale pregare, visitare, istruire, guarire, servire, santificare e soffrire come Cristo.
Andare nelle strade, nelle case, tra i bisognosi, come i primi discepoli di Cristo, cercando le pecore come il Buon Pastore, con il metodo dell’Assistenza salesiana (“Sistema Preventivo”), vivendo come la gente e per la gente, accettando qualsiasi cibo e alloggio vengano loro offerti, impegnandosi per la catechesi, facendo gli/le come infermieri a disposizione nella parrocchia dei parroci e di chi ne ha bisogno. I “Discepoli” vivono in piccoli gruppi, sovente due a due. Si recano dove c’è bisogno chiamati da Parroci o da Vescovi e hanno la libertà di agire secondo il Carisma del’Istituto, ciascuno con le abilità e i carismi ricevuti, purché in obbedienza con lo spirito dell’Istituto. Altrettanto semplice l’organizzazione: ciascuno dei due rami ha un coordinatore generale con tre consiglieri, e ogni gruppo ha un coordinatrice con tre consigliere. Don D’Souza è il Moderatore Generale.
I Discepoli sono presenti in 44 diocesi in India, da circa 26 anni e in 7 diocesi in Italia, in Perù e in Israele.
Per Informazioni e Donazioni
Don Giuseppe D’souza SDB
c/o Bishop’s House
p.o Kunkuri 496225
Jashpur (Chattisgarh)
Tel.0091 776450267 – Cell. 0091 942557137
email: D’souzajoesdb@gmail.com
Sr. Urmila kullu
Via dei Mille n. 108/A
96017 Noto (Siracusa)
email: suorediscepoli@libero.it