Catechismo per i bambini: come cambia

Sempre più frequentemente i bambini che concludono il percorso di catechismo, dopo aver ricevuto la prima Comunione difficilmente continuano a partecipare all’Eucarestia. Proprio per aiutare i nostri figli a proseguire il loro percorso di crescita nella Fede, a partire da questo anno nella nostra parrocchia, ed in altre sedici di Roma, viene proposta una nuova modalità di iniziazione cristiana dei bambini che prevede l’anticipo ai 6 anni del periodo di preparazione ai sacramenti.

 

Il primo elemento di novità è infatti l’anticipazione dell’iniziazione, una scelta che aiuta i bambini ad entrare in contatto prima con la Parola attraverso la creazione di un percorso unico col quale completare l’iniziazione cristiana cominciata con il Battesimo.

 

Tra i 6 e i 9 anni i bambini avranno l’opportunità di accostarsi a tutti e tre i sacramenti ossia la Confessione, la Comunione e la Cresima, ma riceveranno i Sacramenti con un ordine leggermente diverso rispetto a quello cui siamo tradizionalmente abituati, ma più fedele a quello indicato dal Catechismo della Chiesa cattolica e che segue l’ordine teologico dei sacramenti”, ovvero la Cresima, la Comunione e la Confessione .

 

Così a 6 anni, in corrispondenza della frequenza del primo anno di scuola primaria, i bambini si accosteranno alla Cresima, un sacramento che non ha un’età specifica e che rappresenta il completamento e la pienezza del Battesimo, coinvolgendo nella preparazione anche i genitori che, nel tempo della scuola primaria, sono molto presenti rispetto alle attività dei propri figli.

 

Al termine del secondo anno di scuola elementare i bambini si accosteranno alla Prima Comunione mentre sarà alla fine della classe terza, e dunque a 8 anni, che riceveranno il sacramento della Confessione dopo avere vissuto la Messa domenicale con continuità.

 

A 8 anni, infatti, i bambini giungono ad una consapevolezza morale e quindi la Confessione in questa fase risulta essere in completa armonia con il suo sviluppo, anche se questo non vuol dire che il tema del bene e del male, e dunque del peccato, non venga affrontato in precedenza, consentendo loro di vivere con maggiore coinvolgimento l’unicità e l’intimità del dialogo con il Padre durante questo sacramento. 

 

Il percorso si conclude con il quarto anno che non prevede la celebrazione di alcun sacramento: si tratta dunque di vedere se si sarà stati in grado di instaurare un rapporto di fiducia con le famiglie e una continuità della partecipazione alle attività di catechesi e alla Messa senza l’obiettivo di un sacramento da celebrare.

 

Ai catechisti delle parrocchie coinvolte dalla sperimentazione, sono stati proposti quest’anno dei corsi per la formazione di base e sul tema del kerygma, per verificare e migliorare la dimensione di annuncio che è necessaria in ogni attività pastorale.

 

Leggi il “nuovo progetto di catechesi per l’iniziazione cristiana dei bambini”

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