Lunedì 26 novembre alle ore 19.30 riprendono gli incontri “Abitare il mondo con il pensiero di Cristo”.
Con Don Giovanni Carpentieri, assistente spirituale dell’Associazione FuoriDellaPorta ONLUS e sacerdote che collabora al progetto diocesano “Ospedale da campo”, rifletteremo insieme sulle situazioni negative che vedono protagonisti i giovani al giorno d’oggi e con la sua esperienza “in campo” ci aiuterà ad immaginare uno stile concreto con il quale provare ad aiutarli.
«È spaventosa la situazione di devianza che vivono molti adolescenti, talvolta nell’assordante silenzio degli adulti e delle istituzioni, anche le nostre. Figli allo sbando, figli di nessuno». Il vicario De Donatis lo ha detto lunedì 18 settembre, ai sacerdoti e agli operatori pastorali riuniti a San Giovanni in Laterano per la conclusione del Convegno diocesano dedicato proprio ai ragazzi. E ha poi ricordato il lavoro portato avanti da don Giovanni Carpentieri e dall’associazione FuoriDellaPorta onlus, che da anni operano nell’ambito del disagio giovanile e propongono corsi di formazione per affrontare le situazioni più difficili. Percorsi formativi diversi, pensati a seconda degli interlocutori a cui ci si rivolge: che siano sacerdoti, animatori di gruppi giovanili, insegnanti, famiglie.
Il primo a prendere il via è stato “DuePassInsieme”, un progetto di promozione umana e di primissima evangelizzazione – lo definisce don Carpentieri – che vuole superare i consueti confini dell’azione pastorale e rendere abituale questa “uscita”, come normali sono tante iniziative parrocchiali.
Si tratta di una serie di incontri per imparare, quindi, ad “abitare” gli ambienti giovanili, proposti non solo a preti, diaconi, religiosi e suore ma anche a giovani di parrocchie, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali, che hanno come intento quello di “uscire” per incontrare i giovani e “abitare” gli ambienti extra–parrocchiali giovanili. In due parole: conversione missionaria.
«Sono attività – spiega don Giovanni Carpentieri – che mettono a disposizione strumentazioni, metodologie, operatività concrete che permetteranno, alle parrocchie e alle altre realtà ecclesiali, di abitare gli ambienti giovanili extra–parrocchiali, interfacciare la fascia di gioventù che non si riesce a intercettare in altro modo. Potremo così dare risposte effettive a tanti disagi giovanili e cercare di aprire “ospedali da campo” per questi ragazzi»
Vedi la locandina dell’incontro