Mons. Charles Maung Bo S.D.B., dal 14 febbraio 2015 Cardinale presbitero della nostra Parrocchia di Sant’Ireneo a Centocelle, è il nuovo presidente dei vescovi dell’Asia
Appartenente alla Società Salesiana di San Giovanni Bosco, è il primo vescovo di Lashio ed il primo cardinale della storia birmana. Succede al card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai (India), che il prossimo 31 dicembre terminerà il suo secondo mandato.
Il card. Bo nasce il 29 ottobre 1948 nel villaggio di Monhla, arcidiocesi di Mandalay. Studia presso il seminario Nazareth di Anisakan, a Pyin Oo Lwin, dal 1962 al 1976. Emette i voti temporanei il 24 maggio 1970 e quelli perpetui il 10 marzo 1976. È ordinato sacerdote salesiano a Lashio (Stato di Shan), il 9 aprile 1976. Dal 1976 al 1981 è parroco di Loihkam e dal 1981 al 1983 di Lashio. Dopo aver prestato servizio come parroco, dal 1983 al 1985 è assegnato al seminario di Anisakan come formatore.
Dal 1985 al 1986 è amministratore apostolico a Lashio e, successivamente, prefetto apostolico dal 1986 al 1990. Quando la prefettura è elevata a diocesi (7 luglio 1990), è nominato primo vescovo della nuova diocesi. Riceve la consacrazione episcopale il 16 dicembre dello stesso anno. Il 13 marzo 1996, papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Pathein, nella regione Ayeyarwady. Il 24 maggio 2003 è nominato arcivescovo di Yangon ed è installato il 7 giugno 2003. Dal 2000 al 2006 è presidente della Conferenza episcopale del Myanmar ed il 14 febbraio 2015 è il primo vescovo birmano ad aver ricevuto la dignità cardinalizia ricevendo da Papa Francesco l’anello, la berretta cardinalizia e il titolo cardinalizio di Sant’Ireneo a Centocelle, istituito nello stesso concistoro.
Il 14 luglio 2018, papa Francesco lo nomina presidente delegato della XV Assemblea generale ordinaria su Giovani, Fede e Discernimento vocazionale (ottobre 2018).
La comunità parrocchiale di Sant’Ireneo, nell’esprimere i migliori auguri di buon lavoro al card. Bo, accoglie con gioia l’elezione alla guida dei vescovi dell’Asia come un ulteriore riconoscimento a una Chiesa che ha vissuto nel Novecento un martirio durissimo sotto il regime comunista birmano ed è divenuta oggi un terreno molto fertile di vocazioni al sacerdozio.
fonte www.asianews.it