Giuseppe ed io angosciati cercavano una degna dimora per darti i Natali; abbiamo trovato solo una stalla che per te diventa ora una reggia!
Sei nato come un terremotato e un migrante mentre c’era una casa e una culla preparate per te!
Son venuti i pastori, i poveri, gli ultimi a stupirsi di te, allertati dagli Angeli.
Abbiamo capito subito le tue scelte preferenziali, i tuoi gusti, i tuoi prediletti, i tuoi primi invitati, o Signore delle meraviglie!
Ora è tutto chiaro: c’è una “regia dall’alto” che non trascura alcun particolare, piccolo mio, povero e fragile, mia sola ricchezza.
Tutto obbedisce all’Eterno e tu sei il “SI” alla volontà del Padre e al bisogno dell’uomo!
Tu sei il mio oro, piccolo Gesù!
Tu sei la mia preghiera – come incenso – che sale a Dio!
Tu sei miron effuso, profumo di mirra, che rende l’amore incorruttibile!
La tua bocca, mio piccolo fiore, pronuncia già – come un bacio – il nome divino: “Ab-bà!”
Ora con te il Padre del cielo è davvero nostro… tu sei il suo nome. Emmanuele benedetto: tu sei il Regno incarnato, lo “shalom” pace divina! Come in cielo, così terra!
Ed ora, piccolo mio, da Madre della Nuova Umanità, chiedo a Dio Abbà: “Dacci sempre questo pane che è tuo Figlio, Eucarestia per l’uomo affamato!”
Dacci vita il Lui!
Dacci Te stesso!
E fa che non siamo indotti in tentazione per quanto hai voluto che fosse piccolo e fragile pur di essere come noi!
Facci tutti come “Lui”
Amen!
Buon Natale a tutti